Nel cuore della Toscana olre 3.000 soci produttori.

L’olivo e la vite simboleggiano da sempre il territorio della Toscana più autentica, così come l’olio ed il vino sono alla base dell’economia agricola di questa regione. Proprio nel cuore della Toscana operavano da anni due grandi Cooperative Agricole, ognuna “specializzata” nel proprio settore: l’Oleificio Cooperativo Montalbano per l’olio e la Cantina Montalbano per il vino. Nel luglio dello scorso anno queste due realtà si sono unite creando un’unica struttura cooperativa: le “Cooperative Montalbano Olio e Vino”. Si tratta di una realtà che oggi conta oltre 3.000 soci  produttori  che operano sinergicamente per difendere e valorizzare i due prodotti, l’olio e il vino.

Ma i progetti della nuova Cooperativa sono ben più ambiziosi. Tra questi primeggia quello che prevede il recupero di un centinaio di ettari coltivati ad oliveto che negli ultimi anni versano in stato di abbandono o semi-abbandono. Solo sul Montalbano gli oliveti coprono circa 2.000 ettari dei quali circa il 25% non è a regime produttivo o non viene più curato; 500 ettari quindi lasciati a se stessi. Se si considera che in ogni ettaro ci sono mediamente 150 piante, quelle improduttive sono più di 70.000. Si tratta di appezzamenti agricoli spesso in mano a vecchi agricoltori che  hanno difficoltà a trovare un erede o un compratore che se ne possa occupare. Nel frattempo le piante non vengono curate, perdono valore ed ogni anno che passa diventa sempre più difficile e costoso riportarle ad una condizione  produttiva .

La nuova cooperativa si candida quindi per occuparsi di questi terreni dopo aver stipulato le necessarie convenzioni con i proprietari. E’ evidente come l’ “adozione” di questi oliveti abbandonati porterà ad un aumento produttivo rilevante a tutto vantaggio dell’economia rurale del territorio. Il futuro dell’agricoltura del Montalbano adesso  è certamente più roseo, ne sono convinti tutti i vecchi soci della cooperativa e sarà di stimolo per quanti ne vorranno entrare a far parte.