Raffaello Lippi è presidente della Montalbano Agricola Alimentare Toscana dal 1998, l’ abbiamo incontrato nell’ambiente a lui più congeniale: i suoi olivi sulle splendide colline del Montalbano. Chi meglio di lui poteva raccontarci l’importanza dell’olivicoltura per questo terrritorio, visto che ha speso un’intera vita su queste colline.

Una vita dedicata alle colline del Montalbano

Com’è cambiato il Montalbano in questi ultimi anni ?
“Io sono nato su queste colline e ne sono felice. Oggi su questi terreni si coltivano esclusivamente olivi, nel passato invece si coltivava anche il grano e la vite, quindi se noi agricoltori cessiamo di curare gli olivi possiamo causare dei grandi danni, anche perchè non ci sono altre colture su queste colline.”
Cosa rappresentano le Cooperative Montalbano per questo territorio?
“Per me socio-olivicoltore è una grande soddisfazione far parte di questa famiglia allargata. Siamo partiti in 300 poi 400, adesso la nostra cooperativa è composta da circa 3000 soci. Ci sono piccoli soci e ci sono aziende molto grandi, è veramente una bella soddisfazione. Io sono orgoglioso di questa struttura, se non esistesse ci sarebbe stato un abbandono generale della coltivazione dell’olivo sul Montalbano, la cooperazione ci ha dato la possibilità di sopravvivere perchè da soli non ce l’avremmo mai fatta.”
Agricoltura e paesaggio possono convivere?
“Ogni anno qui a Vinci, terra natale del grande Leonardo,  arrivano migliaia di turisti, attenzione quindi a mantenere inalterato questo paesaggio fatto di piante secolari e muri a secco.  L’agricoltura a volte utilizza prodotti inutili sulle piante e questo non è assolutamente conveniente, l’aiuto e l’assistenza dei tecnici specializzati, messi a disposizione dalla cooperativa, permette invece di sapere con certezza come  e qundo trattare i nostri olivi.”
Come  si immagina l’olivocoltura nei prossimi anni?
“Io sono fiducioso nella nuova generazione. Vorrei risvegliarmi tra 50 anni e scoprire che questo terreno viene ancora coltivato. Ci vuole passione e professionalità perchè le piante sono come le persone, se le tratti bene ricevi i frutti, se invece le tratti male non rendono.”